3/26/2007

Cose dell'altro lecco


E’ tutto un insieme di cose. Che parte da una passeggiata per le strade di Lecco e finisce dietro un camion della nettezza urbana di Roma.
Quell’ aria del ramo del lago di Como conserva ancora oggi tutta la sua tersa freschezza, purezza ma soprattutto: la sua totale mancanza di cassonetti, che nemmeno Montecastrilli in provincia di Perugia con i suoi soli 200 abitanti. Gabri mi delucida: ogni palazzina lecchese, arrampicata su 15 piani almeno che manco a New York, dispone di un garage sottostante per i rifiuti – rigorosamente differenziati – dei condomini. Quotidianamente ognuno mette del suo, finché, nella notte stabilita, non s’ incastra tutta l’immondizia come un tetris lungo una facciata del palazzo. Una camionetta passa, carica in 2 minuti e non ha difficoltà a non intasare le strade. Cambio scenario: Roma ore 14:30. Io in macchina che sto andando a laurearmi. Lui davanti a me. Io che comincio a innervosirmi. Lui che impiega 10 minuti per vuotare 4 cassonetti a destra e dribblare 3 suv in doppiafila a sinistra, per non parlare dei rifiuti sparsi alla buona lì intorno. Io che finalmente percorro 10 m. Lui che si blocca di nuovo per caricarne altri 5. Io che opto per la retro. Loro che lo impediscono – almeno altri 6 disgraziati , intasati alle 14: 45 p.m. - Mi laureo per merito delle 16:30, ché mi fosse toccata alle 15:00 avrei discusso la tesi per telefono. Mi porto a casa un 110 e lode e un senso di difesa per l’ ambiente che reclama giustizia. Domani, ho deciso, telefono ai codacons.