4/25/2006

Parliamone..

Parliamone.

E' molto più probabile incontrare un uomo che insegue un modello di perfezione, piuttosto che una donna.

E come non pensare a loro: cartoni animati e telefilm vari.

D' accordo, quello che ci propinano fin da bambini non può essere la causa, semmai solo il riflesso di una certa mentalità.
Radicata, tradizionalista, forse anche un pò troppo alla ' facciamo di tutta l' erba un fascio'.

Eppure è un fatto: Candy Candy era il dramma umano.
Il dramma di essere orfane, del fato avverso che ti fa perdere anche la tua migliore amica - perchè le ricorderesti il suo angusto passato..- ,
il dramma di non avere punti di riferimento, di essere umiliate, derise, calpestate, mortificate,
UNA TRAGEDIA!
Le sue vicisitudini sentimentali, di un' eco struggente.. :
la morte dell' amato Arthur che cade orribilmente da cavallo proprio di fronte a Candy Candy
- ed è già un tutto dire..-
Poi come non bastasse, trovato un nuovo amore in quel micamale di Terence..quell'altra che glielo soffia subdolamente, spingendo la dolce Candy a farsi da parte con un astuto tentativo di suicidio nientemeno..
Un' angoscia oltrelimite, che si protraeva per la serie intera..Straziante!
- poi ci domandiamo come mai Candy Candy matura la consapevolezza della vocazione da infermierina! .. un topos per il genere femminile..-

E la saga delle orfanelle non finiva mica qui!

Rigorosamente riservate ai cartoni per noi donne, le toccantissime:
Heidy ( con tanto di amica Clara sulla sedia a rotelle ) ,
Georgie ( lì su quel prato che dopo l' infanzia non l' avrebbe più vista correre felice in un mondo fatato) ,
Aika ( che si doveva acccontentare di Spank mentre suo padre era disperso chissà dove ) ,
Judy ( che scriveva lettere al genitore gambalunga immaginario per i tre quarti della storia ), Pollyanna ( anche lei allettata per un bel pò con il rischio di non poter correre mai più ) ,

e chi più ne aveva ne metteva.

Erano loro ad intrattenere noi povere femminucce.

In testa a tutte, lei : lovely Sara,
che addirittura doveva vedersela con le problematiche fra diverse caste sociali, umiliata al limite dello schiavismo lì sulle scale scarne di quel collegio grigio.

Un' agonia.

Per non parlare di quell' altra: la seppurgnocca lady Oscar, condannata fin dalla nascita a fingersi uomo, celare grazie femminili, rinunciare agli amori per esercito e fucili.
Anche provando a gettare lo sguardo sulla vicina, sulla Maria Antonietta così donna fra i suoi sfarzi, le feste a corte, le vesti bomboniera, il visetto da principessa rapita dai sogni... presto ci accorgevamo che tutto stava andando in rovina.
Anche lì, una tragedia.

E che dire di quella disgraziata di Annette, che doveva accudire il fratellino privato dell' uso delle gambe per essere fatalmente caduto in un burrone..

Ma,
mentre Biancaneve viveva da rifugiata politica fra i sette nani,
e la Bella addormentata ne seguiva l' esempio celandosi all' occhio arcigno di una strega che la voleva MORTA, solo perchè a suo tempo non messa sulla lista degli invitati ai festeggiamenti della suddetta principessa,
quel disgraziato di Lupin la faceva sempre franca.
E sul versante dell' amore, con la suo Fujiko si perdeva in un romantico tramonto, fuggendo, insieme a lei, per l' ennesimo furto andato a buon fine.
Una favola.

Altro che Occhi di Gatto, con quella storia fra Shila e Matthew ai limiti dell' impossibile, chè ovviamente era proprio lui l' ispettore a darle la caccia!

Sarebbe stato troppo semplice per lei, avere un amore complice.
Troppo semplice.

Mai troppo per loro però:
Holly e Benji tiravano ed era ' Goal!' .
L' unico sforzo richiestogli era in certi salti che manco gli acrobati da circo, per consentire di volare miracolosamente sul campo di pallone e mettere a segno.
Sempre e comunque. Intoppo Mark Lenders incluso.

Per non parlare di lui: lo sfigato.
Quello che avrebbe potuto somigliare
- non dico a quell' anima in pena di Milly che doveva alzare gli occhi al cielo e tenere fra le mani uno scrigno per parlare con la defunta madre, ma -
almeno ad uno di noi, ad uno cosiddetto normale,
quello, che avrebbe potuto cambiare le carte in tavola,
si è invece ritrovato a diventare nientemeno che l' uomo ragno!
E per la sola puntura di un aracnide, Peter Parker poteva salire sulle pareti dei grattacieli di Manhattan.

Che poi Superman avesse la Kriptonite come tallone d' Achille, lo sapevano in pochi, e ciò non intaccava minimamente del resto la sua supremazia sull' intero globo terrestre, il sistema solare e le varie galassie.

Come non pensare poi a Batman: senza di lui Gotam city tutta sarebbe caduta preda della più aspra delinquenza.

E che dire dell' eroiche prestazioni di Ken Shiro, capace con la sola forza di Hokuto di salvare il mondo intero.

Quanto era tutto semplice, stringi stringi, per loro: i Cavalieri dello Zodiaco.
Ogni puntata una battaglia vinta, giustizia fatta, perfezione raggiunta.

E intanto Cenerentola lavava ancora i piatti.

Una sola Wonder Woman, se pure con seguito di donna dall' orecchio bionico,
non poteva essere sufficiente per inculcare nella testa di una bambina che la vita è semplice, che basta crederci, che tutto vien quasi da sè qualora si possegga un talento.

Mentre La Spada del potere trasformava quella nullità di Adam in He man
- nientemeno che l' uomo più forte dell' universo intero- ,
i Chips spadroneggiavano per le autostrade d' America,
Sturskj e Hutch ammantavano di supereroica anche la figura del poliziotto,
gli A-team erano la miglior squadra d' assalto sulla piazza
e Mc Guiver la punta di diamante della Finix Faundation,

Mila era ancora lì a farsi schiaffeggiare dal coach,
a scoprire di essere stata abbandonata dalla madre, a dover momentaneamente rinunciare al suo Shiro, chè lo sport a certi livelli è anche sacrificio.

Concetto che pareva estraneo sul versante maschile, dove tutto si concludeva bene, dove lui era un campione. Acclamato a gran foga, stimato, ai limiti del divinizzato..quand' anche non avesse propriamente le fattezze del bello e tenebroso
- vedi Lotty e quella silhouette un pò abbondante..-

E soprattutto, dove lui aveva la vittoria facile, in grande stile:
mai che Sampey avesse pescato un' insulsa sogliola...!

D' accordo, c' era sempre lui: capitan Harlock, che in un mondo governato dalle macchine era condannato alla pirateria a zonzo per l' universo, vista la scarsa fiducia da parte dei terrestri.

Ma era pur sempre poco!

E intanto noi bambine crescevamo a suon di sconfitte prima di toccare la gioia, prima di raggiungere un amore, prima di venire acclamate.

Altro che maschietti! Solo forza e perfezione, un superpotere buttato là nel quotidiano, furbeschi travestimenti per non essere colti in fallo dalla giustizia
- chè come Lupin si fingeva donna, manco i transgender odierni con i migliori progressi chirurgici! -
Quand' anche si guardasse a lei, la stella della Senna, prestando più attenzione ci si accorgerebbe presto della sua condizione di fioraia: e giù di nuovo con l' esistenza buia, l' estrema povertà e l' umiliazione.

Soltanto oggi le cose stanno cambiando. Tomb Rider si è affacciata sul mondo.

Ma resta pur sempre un esile lumino fra un ' Piccoli problemi di cuore ', e un ' Gira il mondo principessa stellare '
- che vede le tristi e frustranti avventure di una povera ragazza in cerca addirittura del suo promesso sposo misteriosamente scomparso..e alla ricerca per ben tutto l' universo!
..Già era difficile trovarne sulla terra..-

Magari è anche per questo che cresciamo col complesso dell' amore.
Se lui non c'è proviamo quasi un senso di colpa, e spesso ci troviamo a giustificare:

" Ci sono andata a letto. MA ERO UBRIACA " .

Come fosse disdicevole, ammettere di avere avuto solo voglia di una sana scopata, fine a se stessa soprattutto.

Magari è anche vero.

Ma almeno noi lo sappiamo. Fin dai cinque anni.
Che se ci si alza, si è prima caduti.
Che per vincere non c' è un superpotere.
Che conta la determinazione del cuore, la passione,
e che si può convivere con il proprio limite.

Forse i maschietti lo scoprono un pò tardi..
Forse.

6 Comments:

  • At 3:25 PM, Blogger Nittalope said…

    Un mito... sei un mito...

    Dimentichi forse "Conan il ragazzo del futuro" che insegue Lana per mezzo orbe terraqueo, ma la tua tesi regge uguale!

    ...noi maschietti lo scopriamo tardi, è vero...

     
  • At 8:59 PM, Anonymous Anonimo said…

    si! concordo con il fatto di conan, di cui ammiro le gesta. Però è vero noi "maschi" cresciamo con il mito della forza e dell'avventura, mentre le " femminucce" con quello dell'infermierina!

     
  • At 1:28 PM, Blogger Sara said…

    Ma grazie nuovo visitatore nittalope..
    non nascondo la gioia..datosi che le uniche persone NON AMICHE a commentare prima di te, lo hanno fatto "sfregiandomi"..

    Sì, certo: le critiche sono costruttive.
    Ma insomma mi fa piacere che tu mi abbia scritto che sarei un mito..
    so soddisfazioni..

     
  • At 2:45 PM, Blogger Nittalope said…

    ;P

    Bhe... sarà perché non sei "gentile" nei tuoi scritti... ma è il loro bello!

    See ya!

     
  • At 6:15 PM, Anonymous Anonimo said…

    Mi spiace, ma noto una grave mancanza:e Conan e Lana?!?
    Inaccettabile...

     
  • At 10:14 PM, Blogger Sara said…

    Lo so, lo so..

    Pardon.
    Ma la mia tesi regge uguale
    ( vedere sopra, al primo commento )

    Accettabile critica comunque.

    Siete tremendi!
    ;)

     

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