4/01/2006

San Valentino

E va bene, l'amore andrebbe celebrato ogni giorno..
Ma quale donna non penserebbe " La nostra storia è in crisi! "
se il suo lui non la invitasse a cena fuori nel giorno di San Valentino?

Siamo oneste per piacere...
L'accettazione della femminilità è un puro atto di fede necessario alla salvaguardia del genere stesso!
Non confondiamo la storia delle pari opportunità con il maschilizzarci.

Stessi diritti e stessi doveri non vogliono dire che la donna cominci a chiedere spazi metafisici per essere libera di andare a giocare a calcetto con le amiche, nè che l'uomo inizi a dire un' inesorabile quantità di che in realtà significano no.

Ad ognuno il suo: lasciate che la vostra lei si lamenti perchè la chiamate poco proprio mentre la state portando al cinema
( noi donne scegliamo sempre il momento giusto in cui rompere le palle... ),
e lasciamo- altresì -il nostro lui non sparecchiare mai la tavola,quando neppure noi ne avremmo voglia, desiderose soltanto di coccole e LUSINGHE ( ma daltronde l'uomo lo sa, è per questo che non perde tempo a riordinare la cucina- povere sciocche che non siamo altro - )

Una lotta senza fine. E neppure a San Valentino, nel giornoevento, nella spettacolarità di una fra le più memorabili battaglie tra lui e lei, quando la regola è sempre la stessa
- altro che tregua fra innamorati -, quando nessuno perde e nessuno vince, nè tantomeno si conclude in parità. Semplicemente quando si finisce che ancora si sta lottando.

Per l'occasione l' armamentario di cui disporre offre una vasta gamma di scelta.
- Ma meglio andare sul sicuro - e ci si comporta sempre allo stesso modo.

Lei, che fino ad allora ti aveva sempre telefonato alle 11 di mattina, il 14 febbraio miracolosamente lo fa verso le 15:00 post meridian.
Le sue sono state quattro ore di tremenda agonia, momenti in cui ha combattuto fra la dignità e lo zerbinismo.
Finchè non ha deciso quale arma usare: chiamarti per non dirti assolutamente nulla.
O meglio...per trasmetterti con la sua aurea ( dato che tu sei un rinomato sensitivo )
che dovrai essere tu ad invitarla,mentre lei, da instancabile crocerossina, non avrà fatto altro che darti un' insignificante mano nell'impresa che starai per compiere.

E che aggiungere su di lui..
Lui, che fino ad allora, anche fra un tradimento e l'altro con la sua amata xbox, anche fra un' esultazione e l'altra per un goal della sua squadra del cuore - dalla cui vittoria o meno dipendono stadi di felicità o detrimento nel vostro rapporto - lui dicevo, che fino ad allora ha sempre ricordato che San Valentino fosse tra una settimana, il 14 febbraio, emblematicamente lo dimentica.
Finchè non giunge la tua telefonata pomeridiana - e nel frattempo lui non ha minimamente notato di essere stato chiamato con ben QUATTRO ORE DI RITARDO rispetto al solito ),
che riecheggia la tua domanda solo all'apparenza innocua: " Che hai fatto oggi? "

Ed è allora.
Lui, avendo ormai capito che quell'iterrogativo in realtà significa
" Cosa faremo stasera? ", si perde in un interminabile minuto di silenzio, in cui cerca di svelarsi il sentore che lo assale, di comprendere cosa si stia scordando.
Ma ecco! Dio gli illumina il cammino, lui rincorre quella luce e finalmente esulta:" Credevi me ne fossi dimenticato eh!? "

Ti passa rigorosamente a prendere - almeno se non sei un caso disperato di esemplare femminile che ' raccatta ' anche un maleducato, purchè dia da pensare ad un lui ogni tanto -
Ti apre la porta del ristorante lasciandoti entrare per prima se già conoscete il posto, o in caso contrario, facendosi avanti lui, per assicurarsi, secondo il protocollo, di averti invitata in un luogo d' impeccabile eleganza.
Insomma si comporta da vero gentlemen.

Tu ricambi con penetranti sguardi ammalianti, in alternanza a movenze timide che ti fanno reclinare il visetto verso il basso e rotearlo lievemente verso l'alto, dando il tuo profilo migliore.

La serata trascorre in apparente armonia.
A meno che lui alla fine del pasto non renda noto il suo gradimento con imbarazzanti singhiozzi- per non dire altro -, o che lei durante la cena non si sia allontanata tropppo spesso per recarsi alla toilette e non fare assolutamante altro che contemplarsi allo specchio.

La magia di San Valentino si compie. Come sopra le note epiche delle musiche di Moricone nella trilogia de il buono il brutto e il cattivo.

Atmosfere da sogno, mentre i cuori ribollono: lui e lei pronti a sfoderare le armi migliori, sulla frontiera di un solo tavolino a dividerli nel farwest tra via del Babuino e piazza di Spagna.

' Sicurezza ostentata ' contro ' sguardi ammiccanti '
'Conto pagato ' contro ' il solo gesto di estrarre il portafogli dalla borsetta '
" Sei bellissima " sferza lui, " Mi fai impazzire " contrattacca lei,
" Parlami di te " " Oh non vorrei essere egocentrica,
è che non posso fare a meno
del tuo parere "

Lui che sfodera l'arma dello stasera l'ascolterò, lei che risponde lusingandolo.
E di ritorno dal ristorante, lei che evita di scegliere la sua melanconica musica da sentire in macchina, contro lui che prontamente mette sù l'ultimo cd di un romantico Michael Newman già in Lezioni di piano, uno dei film da lei prediletti.

E infine, restando in tema di lungometraggi, lei che propone un Gladiatore, lui che sferza il colpo al limite del K.O di un Vento di passioni, con quel Brad Pitt perdutamente innamorato...

San Valentino si avvia al tramonto, lui e lei ne escono esausti.
Senonaltro felici, almeno..se qualcosa di vero può essere riconosciuto ancora all'amore, ma soprattutto valorosi, con quel senso di eternità che si prova dopo un' estenuante battaglia, con gli occhi fissi sull'immensità che avvolge il mondo..

Lei pensando: " Chissà come sarà il mio vestito quando ci sposeremo? ", disegnandoselo indosso nella fervida immaginazione, selezionando fra le sue conoscenze di tessuti quello più adatto all'occasione, propendendo per la seta e il tafetà.
Lui pensando: " Non pensare a nulla, chè ora sei stanco " - e, quando è un uomo a non pensare a niente, è vero -

San Valentino va in letargo per un anno.
Ma il giorno dopo la lotta ricomincia, anche senza il Santo, magari meno accesa, ma tutto comincia di nuovo.











3 Comments:

  • At 3:33 PM, Anonymous Anonimo said…

    Scusa ma proprio non resisto di fronte agli errori.....
    Lezioni di Piano è di Michael Nyman (Paul Newman è un attore)
    Si dice via del Babuino e non Babbuino
    e Brad Pitt si scrive con due t
    Ecco. Fatto. Non ce la facevo a trattenermi....

     
  • At 1:30 PM, Blogger Sara said…

    Beh..grazie delle precisazioni..ne farò tesoro..ma si tenga anche conto del fatto che mi sono avvicinata ad internet da quanto..tre mesetti?..ancora ci impiego ORE per scrivere sulla tastiera, e spesso ho dovuto modificare lo stesso post più volte proprio per errori dovuti alla mia scarsa familiarità con questo aggeggio.. :)
    Per quanto riguarda Michael, sapevo fosse lui e non Paul.
    E' solo che ho copiato male dalla prima stesura del post fatta su carta ( sono talmente anti-tecnologica da scrivere prima con la penna..vecchio stile! )
    Già che c'eri comunque..Vanity..potevi anche dirmi cosa ne pensi su come scrivo, no?
    Almeno mi si è filato qualcuno che non è un mio amico..GRAZIE ;)

     
  • At 1:36 PM, Blogger Sara said…

    Ps..

    Andiamo bene! Ho anche sbagliato a scrivere taftà, anzichè tafetà!!
    ..che eresia..

     

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