9/28/2007

Confusa e aspirante settantenne


Primi di agosto ancora a Roma.
Oltre ad afa e sonnolenza fino ad almeno le sei del pomeriggio, l'estate cittadina mi offriva comunque diverse opportunità di svago: musica dal vivo, spettacoli itineranti e kebab ogni 3 stand su 5. Mentre aggiravo la mia sindrome esistenziale da cercasi stage per cominciare a lavorare, la neo isola pedonale del quartiere san Lorenzo mi insegnava qualcosa di piacevole. In un canonico martedì di piena estate, io ed amici, freschi d’abbronzature sotto il sole di Fregene,un po’ annoiati e tutt'altro che decisi, ci trascinavamo nel quartiere,per eccellenza, dei punckabestia con seguito di cani d’ogni razza e loro escrementi lasciati in strada.
Poco male: la piazzetta di santa immacolata non era finalmente quella solita di p.za trilussa, ma soprattutto, ormai resa isola pedonale appunto, era ( ed è )colma di tavoli e sedie che evitano di accomodarsi in terra accanto ai maleodoranti bisogni. L’atmosfera? La stessa di sempre: giovani, con una birra in mano, qualcuno che suona il bongo. Un’aria di noia generale fra noi che si esce un po’ tutte le sere. Finchè, sulla mia destra notavo lui: il centro anziani san Lorenzo.
Sembrava di essere in una di quelle sagre paesane dove vecchi e giovani si ritrovano nello stesso posto e, soprattutto, dove sono i “nonni” a dimostrarsi più vitali dei ragazzi.
Dal loro stand si alzavano inni romaneschi sulle note di chitarra e mandolino. Un uomo sui 70 anni cantava coinvolgendo una gran folla di giovani attorno, 3 ragazze cominciavano a ballare e i punckabestia, solitamente tanto schivi con le persone, si abbandonavano a sguardi di complicità con la gente. Al ritorno, verso la via di casa, ricordo di aver subito calpestato un bisognino lasciato in terra: fuori da quell’isola, tutto tornava ( e torna) alla normalità.
Ora vorrei solo che fosse già inverno. E che le mie esperienze mi rendessero come quel vecchio sulla settantina: pieno di vita, contagioso, ma soprattutto:senza il problema di trovar lavoro!
D'altronde lui mi risponderebbe con la questione della pensione...a ognuno il suo. Ma che l'inverno, o il momento di crescere, un'offerta, qualcosa (!) si sbrighino ad arrivare! Non c'è più tempo per aspettare. E' solo il momento di imparare.